Futuro sistema europeo che sostituirà in Italia il regime omologativo

Come già visto in precidenza, l'obbligo della marcatura CE, farà decadere in Italia il regime Omologativo.

Con la marcatura CE la porta tagliafuoco riporterà una marcatura unitaria e sarà approvata per la libera circolazione in tutti gli stati membri delle UE.

Non potranno essere posti ulteriori requisiti nazionali in relazione all'utilizzo delle porte in ambito edilizio, tuttavia il livello prestazionale (EI 30,60,90,120) rimarrà di competenza dei singoli stati UE.

Le norme di prova e di riferimento saranno comuni per tutti, per cui una porta provata in uno stato dovrà avere lo stesso risultato se provata in un altro e pertanto dovranno corrispondere anche per le prestazioni di resistenza al fuoco.

Per arrivare alla marcatura CE il percorso da fare è già delineato, manca però la definizione di alcune normative di supporto, essenziali per i riferimenti delle prove e delle relative estensioni.

Gli addetti ai gruppi di lavoro CEN prevedono che il pacchetto completo delle norme sarà definito non prima del 2012, dopodichè seguirà un periodo di coesistenza di 3-5 anni durante il quale sarà possibile marchiare CE volontariamente, al termine del periodo di coesistenza la marcatura CE diventerà obbligatoria.

Il percorso che il produttore delle porte dovrà fare per ricevere l'autorizzazione a marchiare CE passa attraverso:

PROGETTO DI NORMA prEN 16034 - Norma di prodotto per porte (pedonali, industriali, commerciali, da garage) e finestre apribili tagliafuoco e/o tagliafumo

La norma non è ancora approvata, prevista la pubblicazione nel 2012 con un periodo transitorio di tre anni se accettato dalla Commissione.

Questa EN identifica le caratteristiche applicabili alle porte resistenti al fuoco e/o tenuta di fumo. Quindi oltre a queste caratteristiche, le porte a seconda dell'utilizzo e delle prescrizioni nazionali, potranno avere altre prestazioni quali ad esempio:

  • Capacità di chiusura
  • Tenuta all'acqua
  • Permeabilità all'aria
  • Resistenza al vento
  • Isolamento termico
  • Isolamento acustico
  • Resistenza all'impatto
  • Proprietà radianti

Il che comporterà delle prove aggiuntive a quelle di resistenza la fuoco e/o a tenuta di fumo che dovranno fare riferimento alle relative norme di prova EN.

NORMA UNI EN 14600 - Porte e finestre apribili con caratteristiche di resistenza al fuoco e/o tenuta al fumo. Requisiti e classificazione (versione bilingue del marzo 2008)

Questa norma di supporto identifica i requisiti e la classificazione di resistenza al fuoco, controllo del fumo. Definisce i requisiti per la prova di durabilità della chiusura automatica delle porte. Definisce ancora il condizionamento meccanico dei campioni prima della prova al fuoco. Definisce infine, le prove di rilascio del dispositivo di mantenimento in posizione di apertura.

NORMA UNI EN 1191:2002 - Resistenza all'apertura e la chiusura ripetuta

Questa norma specifica il metodo da usare per determinare la durabilità meccanica delle porte dopo un numero definito di cicli di azionamento. Serve in particolare per determinare la durabilità della chiusura automatica delle porte e il condizionamento meccanico dei campioni prima della prova al fuoco.

NORMA UNI EN 1634-1:2008 - Prove di resistenza al fuoco e di controllo della dispersione del fumo per porte e sistemi di chiusura, finestre apribili e loro accessori costruttivi

Parte 1: Prove di resistenza al fuoco per porte, sistemi di chiusura e finestre apribili.

La norma stabilisce la metodologia di prova al fuoco per le porte ed altri elementi di chiusura. Questa norma è la nuova versione che sostituirà l'attuale EN 1634-1: 2001, è stata già approvata e pubblicata nel sito CEN. Il Ministero dell'Interno italiano, dovrà recepirla affinché i risultati siano validi ai fini dell'ottenimento dell'atto di omologazione.

PROGETTO DI NORMA prEN 1634-2 - Prove di resistenza al fuoco e al fumo per chiusure, porte portoni, finestre mobili e accessori per l'edilizia

Parte 2: Prova di caratterizzazione al fuoco per accessori per l'edilizia.

Questa norma europea specifica un metodo per caratterizzare l'influenza sulle prestazioni al fuoco di accessori da inserire in porte tagliafuoco. Le prove vengono condotte su campioni di porta in scala ridotta e i risultati ottenuti permettono di sostituire l'accessorio della porta tagliafuoco senza dover rifare tutto l'iter di prove al fuoco del manufatto.

NORMA UNI EN 13501-2 - Classificazione al fuoco dei prodotti e elementi da costruzione

Parte 2: Classificazione in base ai risultati delle prove di resistenza al fuoco, esclusi i sistemi di ventilazione.

La norma specifica la procedura per la classificazione delle porte tagliafuoco, in base ai dati delle prove di resistenza al fuoco e/o tenuta al fumo che rientrano nel campo di applicazione diretto del metodo di prova pertinente.

PROGETTO DI NORMA prEN 15269 (EXAP) - Parte 1: Requisiti generali

La norma specifica le applicazioni estese dei risultati ottenuti da prove di resistenza al fuoco/fumo provate secondo la EN 1634-1 e/o la EN 1634-3. Il produttore di porte potrà selezionare un programma di prove appropriato per soddisfare le esigenze di applicazione estesa valida per una famiglia di prodotti.

I criteri per le norme EXAP, sono suddivisi nei seguenti tipi costruttivi fondamentali: porte a cerniera o perno, porte scorrevoli, porte pieghevoli orizzontalmente, porte avvolgibili, tende flessibili.
Entro ogni tipo costruttivo, ognuno dei seguenti materiali è considerato separatamente: legno - acciaio - allumnio - vetro - composti.

Per le porte metalliche incernierate su asse verticale (tipo le nostre porte Proget e Univer) la norma EXAP di riferimento è:

PROGETTO DI NORMA prEN 15269-2 - Applicazione estesa dei risultati di prove di resistenza al fuoco e tenuta al fumo di porte e chiusure e finestre apribili. Parte 2: Porte metalliche su cerniere o cardini

Il progetto di norma, allo stato attuale, è alla seconda inchiesta formale. Si prevede la pubblicazione entro il 2011. La norma prescrive la metodologia per estendere i risultati di prova ottenuti da una o più prove eseguite secondo la EN 1634-1.
Tutte le variazioni ammesse dalla norma EXAP, richieste dal produttore delle porte tagliafuoco, saranno registrate nel rapporto di prova di applicazione estesa, compreso la sostituibilità degli accessori a seguito di prove secondo la EN 1634-2. In questo modo il produttore avrà chiare tutte le possibili varianti che potrà apportare al prodotto, senza inficiare la conformità CE della porta.

Le norme che riguardano gli altri sistemi costruttivi sono:

PROGETTO DI NORMA prEN 15269-3 - Porte legno

PROGETTO DI NORMA prEN 15269-4 - Porte di vetro (progetto non ancora avviato)

PROGETTO DI NORMA prEN 15269-5 - Porte di vetro con telaio metallico

PROGETTO DI NORMA prEN 15269-6 - Porte di legno scorrevoli

PROGETTO DI NORMA prEN 15269-7 - Porte metalliche scorrevoli

PROGETTO DI NORMA prEN 15269-8 - Porte legno pieghevoli (progetto non ancora avviato)

PROGETTO DI NORMA prEN 15269-9 - Porte metalliche pieghevoli (progetto non ancora avviato)

PROGETTO DI NORMA prEN 15269-10 - Chiusure avvolgibili

PROGETTO DI NORMA prEN 15269-11 - Cortine flessibili

PROGETTO DI NORMA prEN 15269-20 - Porte tenuta di fumo

Dopo aver completato l'iter procedurale delle prove e ottenuto i documenti di estensione dei risultati, il produttore delle porte tagliafuoco dovrà richiedere ad un Organismo Notificato, il certificato di conformità CE.

Se la valutazione di conformità da parte dell'Organismo Notificato sarà soddisfatta, l'ente stesso deve redigere un Certificato di Conformità CE.

Con il Certificato CE il produttore riceverà l'autorizzazione alla marcatura CE della porta tagliafuoco.

Essendo la porta resistente al fuoco sotto sistema di attestazione 1, il produttore dovrà seguire delle procedure di controllo ben stabilite per assicurare che le porte poste sul mercato siano conformi alle caratteristiche dichiarate.

Sarà soggetto a sorveglianza continua da parte dell'organismo notificato che potrà prelevare dei campioni dalla fabbrica così da effettuare i controlli di corrispondenza al prodotto certificato.

 

Come si vede il percorso per arrivare alla marcatura CE, non è semplice e nemmeno breve; i produttori che conoscono bene il problema e si sono mossi per tempo, troveranno sicuramente meno difficoltà a raggiungere questo traguardo.

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